Per anni, l’uomo seduto alla scrivania della Kaiser & Co. ha avuto una sola grande passione: l’argento. Ora, però, osserva da ore un foglio bianco, appena velato dal fumo nervoso di una sigaretta appoggiata sul bordo di un posacenere. L’ha lasciata lì, perché è troppo concentrato e si è dimenticato di fumarla. Sul foglio, c’è una matita a mina morbida, di quelle che lasciano un tratto scuro e pastoso. All’improvviso, l’uomo l’afferra e traccia istintivamente l’immagine che gli è balenata in testa. Poi accanto al disegno scrive: «model 6631».
L’uomo si chiama Christian Dell. È un tedesco di Offenbach, un centro sulla sponda del fiume Meno, proprio di fronte a Francoforte ma molto distante da Weimar. Ma è lì, al collegio di Weimar che Dell studia arti applicate e si specializza nel modellare l’argento. Ed è sempre lì, a Weimar, che nel 1919 apre la sede di un’altra prestigiosa scuola d’arte, anzi, la più prestigiosa: la Bauhaus, dove insegnano artisti come Paul Klee e Wassily Kandinsky.
Anche Dell insegna alla Bauhaus e diventa responsabile del laboratorio di lavorazione metalli, dove collabora con una giovane e promettente designer che si chiama Marianne Brandt. Insieme, lavorano a diversi progetti di design industriale, soprattutto nel campo dell’illuminazione.
Qualche anno dopo, Christian Dell è seduto alla sua scrivania della Kaiser & Co., un’azienda che produce oggetti di design industriale, e guarda quel disegno dal tratto scuro e pastoso che ha appena tracciato con la matita. È il 1926 ed è nata una della lampade più famose di sempre: la model 6631 Luxus. La chiama così, Dell, con dei numeri, come va di moda in quegli anni, perché i numeri sembrano conferire agli oggetti l’immagine di solidità che fa tanto design tedesco, essenziale, e di qualità. Ma la model 6331 passerà alla storia come Kaiser iDell, dal nome dell’azienda e dalla contrazione dei termini “idea di Dell”. È la prima di una lunga serie di lampade con lo stesso nome, Kaiser iDell, che comprende modelli da terra, da parete e da tavolo.
A differenza di molti colleghi che usano principalmente il vetro e il metallo, Christian Dell ama sperimentare nuovi materiali. Inserisce nella lampada elementi in plastica dura e bakelite, una resina artificiale molto di moda in quegli anni. Tuttavia, il riflettore è in acciaio così come il giunto tra base e il braccio che ne facilita l’orientamento.
La Kaiser iDell diventa un’icona del design contemporaneo e fa il suo ingresso nella cultura di massa come lamp inspector, la lampada dell’ispettore, perché onnipresente negli uffici dei commissariati di polizia delle serie tv tedesche degli anni ’60 e ’70, come Der Inspektor. Ma Christian Dell, ormai fa un altro lavoro. Quando la Bauhaus chiude per via dell’ascesa nazista al potere, il direttore della scuola, Walter Gropius, gli chiede di seguirlo negli Stati Uniti ma Dell rifiuta e resta in Germania. Alla fine della guerra, però, non disegna più lampade. Ha aperto una gioielleria ed è tornato al suo primo amore: l’argento.