La lampadina più longeva del mondo

La lampadina più longeva del mondo

Quanto tempo dura una lampadina? Se ne tenessimo accesa una a led 24 ore su 24, la vedremo spegnersi dopo circa cinque anni. Una lampadina a incandescenza ci lascerebbe al buio dopo circa un paio di mesi. Ma la lampadina che illumina la caserma dei pompieri di Livermore, in California, funziona ininterrottamente da quasi 120 anni. 

Per quanto piccola e sconosciuta, Livermore ha una storia densa di curiosità. Durante la corsa all’oro, la cittadina era una tappa obbligata per gli affaristi che viaggiavano in California, attratti dalla proverbiale ospitalità del suo fondatore, Robert Livermore. Negli anni ’50, il Lawrence Livermore National Laboratory entrò in competizione col laboratorio di Los Alamos nella corsa alla creazione della bomba all’idrogeno. Gli scienziati del New Mexico arrivarono per primi ma, anni più tardi, la cittadina californiana ebbe la sua piccola rivincita. Il livermorio, un elemento altamente radioattivo che occupa la posizione 113 nella tavola periodica, deve il suo nome proprio a Livermore.  

bulb

Nel 1972 Mike Dunstan, un giornalista del quotidiano locale Herald News, durante una visita alla caserma dei pompieri della città, notò un’insolita lampadina, diversa da qualsiasi altra avesse mai visto in funzione. Gli sembrava piuttosto un oggetto che si sarebbe potuto trovare esposto in un museo delle scienze o delle curiosità. Da dove veniva? 

«È sempre stata qui», gli fu risposto candidamente. John Jensen, che all’epoca aveva 85 anni, ricordava che la lampadina era già lì nel 1905, quando lavorava come volontario per i vigili del fuoco. Il collega Bill Wilson confermava la stessa versione e, come loro, anche altri ex pompieri in pensione. Il giornalista iniziò a sospettare di trovarsi di fronte alla lampadina più longeva che si fosse mai vista. I commissari del Guinnes dei Primati, accertarono che la lampadina era stata realizzata in vetro soffiato a Shelby, in Ohio, negli anni ’90 dell’800, ed era stata donata ai pompieri di Livermore nel 1901. Nel 1972, quindi, la lampadina di Livermore era in funzione da 71 anni.

Contrariamente a quanto molti credono, la storia delle lampadine a incandescenza non inizia con Thomas Edison ma è il risultato di numerosi tentativi falliti. Alla fine del ‘700, Alessandro Volta aveva inventato il primo dispositivo in grado di fornire un flusso costante di energia elettrica. Qualche anno più tardi, il chimico inglese Humphrey Davy collegò i due poli di una pila voltaica a un filamento di carbonio che s’incendiò producendo un bagliore elettrico nell’aria circostante. Un evento effimero, durato soltanto pochissimi istanti, ma che aprì la strada a una grande scoperta: alcuni elementi caricati elettricamente possono produrre la luce!

Thomas Edison

Warren De La Rue fu il primo ad accorgersi che il fenomeno durava più a lungo se il filamento veniva incendiato in un tubo di vetro sottovuoto. Le lampadine prodotte dal chimico inglese duravano troppo poco per giustificare l’uso di un materiale così prezioso in una produzione su scala industriale. Nel 1860, Joseph Wilson Swan mise insieme le due intuizioni e costruì una lampadina che usava un filamento di carbonio in un bulbo di vetro sottovuoto. Perfezionò la sua idea insieme al socio Thomas Edison che, nel 1879, inaugurò l’illuminazione a incandescenza di Menlo Park, nei pressi di New York. Dieci anni più tardi, a Shelby, in Ohio, si produceva la lampadina che sarebbe finita nella caserma dei vigili del fuoco di una città in California.  

Quando fu accesa per la prima volta, la lampadina di Livermore aveva una potenza stimata tra i 30 e i 60 watt. Fu spostata più volte negli anni, ogni volta che la caserma dei pompieri cambiava sede. A causa del deterioramento del carbonio, oggi la sua potenza si è ridotta a soli 4 watt. Una luce flebile certo, ma che ha illuminato quasi 120 anni di storia. 




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